Lione e Como hanno qualche cosa in comune
Forse non tutti sanno che per l’Italia , Como e’ la capitale della seta dove da decenni si producono le sete tra le migliori del mondo ma ultimamente e’ diventata anche la capitale mondiale della Seta.
Capitale mondiale della seta, eccellenza del Made in Italy che si basa sulla maestria delle tessiture, stamperie e seterie lariane
Ma anche Lione ha questa caratteristica che raccontiamo in questo articolo.
Lione e’ stato un importante centro per il commercio della seta: vi si trovano ancora oggi stamperie e vecchie fabbriche per la lavorazione del tessuto, soprattutto sulla collina della Croix Rousse, a nord di Presqu’île.
Tra le più note la Maison des Canutes (si trova in Rue Richan 21), un laboratorio museo dove lavorava Joseph Marie Jaquard, fondatore del noto tessuto utilizzato ancora oggi.
In questo quartiere vi erano circa cinquanta mila telai a fine dell’ottocento, ed è stato sempre quì che ha preso vita il primo tessuto sintetico della storia, la viscosa.
Gli appartamenti dei tessitori di seta sono un altra caratteristica di questa citta’.Sono spazi con soffitti molto alti per ospitare i telai Jacquard, alti fino a quattro metri, con finestre che davano l’illuminazione naturale necessaria al delicato lavoro di tessitura della seta e soppalchi per la vita famigliare.
I traboule
I traboule sono elementi caratteristici dello spazio urbano di alcune città della Francia e in particolare della città di Lione.
Si tratta di passaggi pedonali che attraversano corti private di edifici e che permettono il transito diretto da una via cittadina all’altra. Il transito attraverso i traboule consente di seguire itinerari che attraversano la città secondo percorsi alternativi e più brevi prescindendo dalla topologia viaria, e consentono inoltre di beneficiare di tratti coperti, al riparo dall’esposizione agli elementi atmosferici.
I traboule hanno avuto un ruolo nelle rivolte dei Canut, le sollevazioni dei tessitori della seta che infiammarono Lione.
parlando invece di Como , il percorso parte dal Museo della Seta che documenta la produzione serica industriale comasca dalla fine del XIX agli ultimi decenni del XX secolo. Macchine, utensili e collezioni moda raccontano le evoluzioni artistiche, storiche e tecnologiche di una Città che già dal Rinascimento ha avuto una forte vocazione tessile.
Le origini storiche della lavorazione della seta a Como risalgono al XVI secolo, ma è soprattutto con l’industrializzazione nella seconda metà dell’Ottocento in Lombardia che la città lariana conquista la leadership europea della produzione e dell’esportazione dei preziosi tessuti.
La cultura serica comasca risale al 1400, quando Ludovico Sforza obbligò i contadini a coltivare il gelso, nutrimento del baco e origine del suo appellativo.
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