Tessuti in fibre naturali:
mohair,
alpaca,
vicuna,
guanaco,
cammello e baby lama,
Seta pura:
tulle,
chiffon,
charmeuse,
organza ,
georgette,
crèpe de chine,
crèpe satin o raso di seta,
satín jacquard,
seta delavé,
twill,
seta cotta,
sablé,
cady satìn, 100% seta , 243 gr al metro lineare altezza 140 cm che rientra nella famiglia delle crèpe de chine ma ha la particolarita’ di essere usato per abiti da sposa , abiti da cerimonia e abiti di estrema eleganza.
soraia,
marocaine,
doppio raso,
bourette,
shantung,
taffetàs ,
douchesse,
tundra,
radtzmire,
tripla organza,
ottoman,
gros grain,
faille,
mikado,
mikado shantung
proviamo a descriverli :
mohair
Caratteristiche
La fibra di mohair, a causa della sua lucentezza e lunghezza, viene particolarmente usata nella produzione di filati mischiati con la lana. La notevole lunghezza della fibra di mohair e la sua particolare morbidezza, ne consentono l’uso anche per filati ad effetto garzato. Il vello, lungo e morbido, viene prelevato tramite tosatura, senza ferire l’animale e viene filato in modo diverso a seconda dell’età dell’animale da cui è tratto, poiché con l’invecchiamento ne cambiano le caratteristiche.
Il diametro della fibra di mohair varia tra 24 e 60 micron, a seconda dell’età dell’animale da cui è tratto. La lana di animali giovani, Kid Mohair, è usata per i prodotti di qualità maggiore (abbigliamento e parrucche), mentre quella degli animali più anziani, più spessa e resistente, viene usata per i tappeti e per i tessuti resistenti.
Per le sue particolari proprietà riflessive, la fibra di mohair viene spesso mescolata ad altre fibre meno pregiate per migliorare la qualità del prodotto finito.
Un altro fattore che rende il mohair pregiato è l’attitudine ad essere tinto: la coloritura risulta uniforme e resistente, ben radicata nella fibra.
Normalmente l’utilizzo dei filati di puro mohair o misti lana mohair è principalmente per la creazione di tessuti di abbigliamento da uomo-drapperia.
Nonostante il mohair derivi dalla capra d’Angora, non va confuso con il filato ricavato dal pelo del coniglio d’Angora, il quale viene detto per l’appunto Angora.
Il termine mohair è a volte usato impropriamente anche per definire il tipo di tessuto usato per i tettucci delle auto decappottabili: in realtà, si tratta di una tela più simile al denim.
Usi
Viene usato soprattutto per tappeti, arazzi, filati industriali, per diversi tipi di tessuti e feltro (panno lenci); all’occorrenza può anche essere usato per simulare la pelliccia. La fibra di mohair fine assomiglia molto ai capelli umani, e viene usata anche nel settore dei giocattoli per la produzione di bambole o per la realizzazione di parrucche.Inoltre viene utilizzato anche per la produzione di pelli da sci alpinsimo ad alte prestazioni.
Produzione
Negli Stati Uniti la produzione di mohair è finanziata da sussidi statali sin dalla seconda guerra mondiale, quando il Congresso varò un piano di aiuti destinato a supportare la produzione di uniformi per l’esercito.
Alpaca
Definizione
L’alpaca è una delle due specie domestiche di camelidi diffusa in Sudamerica, l’altra è il lama. All’aspetto ricorda molto una pecora, anche se rispetto ad essa ha dimensioni maggiori e un collo molto lungo. L’alpaca non è ruminante, come tutti i camelidi possiede tre stomaci per la digestione della fibra. In media ogni animale mangia circa un chilogrammo di vegetali al giorno e come tutti i camelidi non ha bisogno di grandi quantità di acqua. Esistono due razze di alpaca: la razza Huacaya e la razza Suri, rappresentando quest’ultima solo il 10% della popolazione degli alpaca nel mondo. Le femmine danno alla luce un solo piccolo all’anno perché il loro periodo di gestazione è di circa 11 mesi e mezzo.
Quando i nomi scientifici furono assegnati ai camelidi sud americani, tra il XVIII ed il XIX secolo, si ritenne l’alpaca un discendente del lama ignorando però la forte somiglianza di stazza, altezza e qualità della lana con la vigogna. Molte difficoltà di classificazione furono dovute anche al fatto che le quattro specie si possono incrociare e creare una prole fertile. Una classificazione corretta fu possibile solo dopo l’avvento delle nuove tecnologie che con le analisi del DNA scoprirono nel 2001, con la presentazione di una ricerca fatta da Jane Wheeler per la Royal Society of London for the Improvement of Natural Knowledge, che l’alpaca deriva dalla vigogna e non dal guanaco. Gli esami del DNA confermarono ipotesi discusse per molti anni e il nome scientifico dell’alpaca fu cambiato da Lama pacos a Vicugna pacos.
Gli alpaca sono allevati in grandi greggi che pascolano ad una altitudine compresa fra i 3500 e i 5000 metri sulle Ande del Perù meridionale, della Bolivia settentrionale e del nord del Cile. Al contrario dei lama, gli alpaca sono allevati non per farne animali da soma ma per la loro lana pregiata, utilizzata per tessere coperte e ponchos. Gli alpaca vengono tosati una volta all’anno, in primavera. Un’alpaca femmina produce circa 2,5 kg di lana, mentre un alpaca maschio può arrivare a produrre anche 4 kg di lana all’anno. La lana del cria è quella più pregiata per la brillantezza e per la leggerezza. La lana di alpaca non contiene lanolina, non infeltrisce e non dà allergie. La lana dell’animale può assumere ben 22 colorazioni naturali diverse, molte in meno del lama.
Negli ultimi anni l’allevamento degli alpaca si è diffuso anche in Europa, un po’ in tutti i Paesi, perché è un animale che si adatta bene a climi diversi.
Altri tipi di tessuti in puro cotone sono :
mussola o voile,
batista,
fil a fil,
fil coupé,
popeline,
rasatello (leggero e pesante stretch),
gabardine,
gabardine stretch,
pois d’esprit,
piquet a nido d’ape,
cento righe,
mille righe,
ramié, pizzo sangallo, ottoman, faille, sirsucher, jeans, bouclé e cotone ricamato.
Lino: bisso, peso camicia, peso abito, lino Francese, lino Irlandese, Jersey, jeans, lino viscosa, lino stretch, pizzo sangallo, lino spalmato e lino ricamato.
Lana: fresco di lana, mussola, cady, gabardine, saglia, grain de poudre, grisaglia, cover stretch, cavalry, jaspé, crèpe, doppio crèpe, Jersey, jersey double, vigogna, flanella, ottoman, bouclé, lana cotta, lana ricamata,peso cappotto (velour, loden, spazzolino, casentino)
Viscosa: cady , jersey e organzino.
Cachemire: peso giacca, peso cappotto, cachemire ricamato.
Velluto: liscio o martellato di cotone,di viscosa e di seta, velluto stretch, velluto devoré, velluto froissé, velluto a coste, velluto astrakan.
Tessuti in fibre miste come broccati, damascati, gobelin, matelassé, bouclé, eco pelle, eco pelliccia, neoprene, stuoia, tessuti laminati,impermeabilizzati e imbottiti.
Pizzi e bordure: chantilly, valenciennes, rebrodé, macramé, pizzi Francesi accessoriati in seta,viscosa,lana,cotone o fibre sintetiche.
Fantasie: pied de poule, principe di Galles, scozzesi o tartan, tweed, spinate, gessate, finestrate, a poìs, rigate, optical, animalier, liberty, astratte, floreali e a disegno cachemire.
Tessuti originali con paillettes o piume, tessuti spalmati, goffrati, plissettati e tagliati a vivo o a laser. Drapperia Loro Piana e Zegna nei filati dal 120’S al 170’S.